martedì 20 aprile 2010

QUARTA PUNTATA

LA TERRA DEI CACHI

La cosa che ammirerò sempre in Roma e Lazio è la capacità di accettare i risultati senza enfatizzare/drammatizzare le vittorie/sconfitte. Ammirerò sempre ill fair-play dei giocatori e la civiltà del pubblico, sempre corretto e contenuto. Mai un tafferuglio, nessun problema di ordine pubblico, mai un sequestro di oggetti contundenti nella zona dello stadio prima del derby. D'altra parte duemila anni fa Roma civilizzò l'Europa. Duemila anni fa, appunto.Oggi la situazione sembra diversa. Per la tristezza del mio fegato, che si ingrossa a vista d'occhio per il Pazzo di Genova e il Palazzo di Napoli. Non è tanto il 2-1 in pieno recupero o il 2-2 in rimonta in casa col Catania (risultati non proprio degni di una pretendente al titolo, il Catania ha pareggiato col Siena) quanto le critiche a Leonardo che – nonostante tutto – si è confermato un Genio nel portare il dopolavoro dei campioni a lottare per il titolo italiano nonostante una miriade di infortuni (dovuti all'età?...malelingue che non siete altro!).

E la seconda squadra di Milano (sdcudetti e coppe dei campioni alla mano), nel frattempo cosa fa? Stravince la prima semifinale di Champions con pieno merito. L'effetto cenere, che ha fatto viaggiare il Barcellona in autostop per un migliaio di chilometri, forse si è fatto sentire. O forse saranno stati il gol in fuorigioco e il rigore negato a Piquet. Fatto sta che vinceranno scudetto e champions, l'ho già detto ma val la pena ribadirlo ancora. Sono proprio loro, gli "onesti" che non chiamavano mai gli arbitri, controllati da Moggi. sta scoppiando un'altra Calciopoli, proprio alle soglie del Mondiale: che sia di buon auspicio?

Preambolo calcistico, amici miei: d'altra parte di cosa vuoi che si parli in Italia? Già, perché le scorregge del vulcano islandese mi hanno bloccato a Milano. Il mio itinerario originariamente prevedeva Cluj-Napoca-Milano-Strasburgo, l'idea era quella di partecipare a un seminario internazionale su sport e inclusione sociale che è stato ovviamente rimandato.

E mi tocca anche mangarmi le mani per aver lasciato il passaporto a Cluj-Napoca. Perché gli amici dell'International Sport and Culture Association hanno pensato bene di organizzare un'interessante conferenza a Belgrado, che infondo ci sarebbe stata bene sulla strada del rientro a Cluj-Napoca. Nonostante una serie di telefonate a mille rappresentanze diplomatiche di mille nazioni, in Serbia senza passaporto non si entra.

E allora non mi rimane che gioire del grande ritorno de' "la Pupa e il Secchione", l'unica cosa che mi sta tirando su il morale. Anche se devo ammettere che tutto il trash della prima edizione per il momento non si è visto. Tuttavia non posso fare a meno di apprezzare un reality show semplicemente perfetto e geniale, che infondo fa contenti tutti. Per gli uomini infondo ci vuol poco, e le pupe ce l'hanno tutto. Per le donne brutte è un piacere gioire della stupidità delle pupe. Per le pupe è un piacere vedere le loro omologhe dormire con uomini che hanno "una bella lontananza", per dirla come una mia cara amica. Per gli anziani inoltre è un piacere sputare fango su questi giovani che "noi alla loro età....". Mi mancherà in Romania, ne sono sicuro!

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